
Precisamente, la lingua latina o lingua dei Romani, una volta percorsa la traiettoria « imperiale » sfocia, all’interno della Romània, nelle lingue romanze ovvero lingue neolatine tra cui spiccano, oltre all’italiano, al francese, allo spagnolo, al portoghese e al catalano, il romeno, parlato in Romania ed il romancio, parlato nella regione dei Grigioni, in Svizzera. La parte della Svizzera in cui si parla la lingua francese si chiama Svizzera romanda ovvero Romandìa. Il dialetto della Roma moderna è il romanesco. La stessa lingua greca moderna non viene designata altrimenti che come lingua romaica poiché i Greci (o Bizantini) si sono considerati come eredi legittimi dei romani. In greco contemporaneo la « grecità » si dice « romanità » e cioè romiosyni, che ha lo spirito e le qualità di Roma.
Gli studiosi di filologia romanza nonché gli studiosi di diritto romano formano la cerchia dei romanisti (però così si chiamano anche i tifosi della squadra di calcio della Roma !). La romanistica è un altro nome per filologia romanza e per l’insieme degli studi di diritto romano.
Lo sviluppo delle letterature neolatine porta a nuove espressività artistiche. Nascono così : il romanzo (proprio perché scritto in lingua romanza), componimento narrativo tuttora, e più che mai, in voga, il romance spagnolo, componimento epico-lirico e la romanza, componimento poetico presto assimilato con la ballata.
Da quelle forme letterarie derivano vari termini quali romanziere, scrittore di romanzi, romanzare, dare carattere o forma di romanzo, romanzesco, che sa del romanzo e cioè avventuroso, rocambolesco, romancero (o romanzero), raccolta di « romances ».
Il termine romantico, derivato da romance, dal significato originario simile a romanzesco, non reale, includendo poi prevalentemente anche quelle di pittoresco, si amplia fino a diventare sinonimo di « medievale », contrapposto cioè ad « antico » ovvero classico. Il movimento letterario ed artistico denominato romanticismo, emerso in contrapposizione al classicismo, rivendica quindi la libera espressione della sensibilità e della fantasia, anche mediante il mistero, il sogno, l’esotismo. Esagerate romanticherie possono però degenerare in romanticume.
Bruxelles 14/09/1993
Illustration : Christoffer Wilhelm Eckersberg, 1816 – Escalier de marbre menant à l’église Santa Maria in Aracoeli à Rome
Publié in : « Sole d’Italia », 29/01/1994, n. 2295, « Roma parola magica che racchiude il passato e il presente »