Ringraziando, sempre

Alla prima fermata della metro salì un uomo di una certa età, bassino e bruttino. Vestito in modo anche trasandato.

Il treno non era ancora ripartito che i viaggiatori poterono sentire una musica acuta e lancinante. Era lui, suonava uno strumento improbabile.

Alcuni tempi di questa musichetta improvvisa e passò tra i viaggiatori per chiedere l’elemosina. Alcuni passi e di nuovo avanti con altri tempi e di nuovo la mano per chiedere.

Una richiesta umile, una presenza dimessa, una mano, la sua, dalle dita mozzate a metà. Proseguì questo movimento per alcune fermate, tra la Stazione e la « Porte de Namur ».

Ricevette alcune monete. Ringraziando a voce bassa, sempre.

Rumes 11/01/2010

Illustration : Logo du métro de Bruxelles

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