Roma parola magica (3/3)

Non cessa tuttavia nel corso dei secoli il fascino per l’arte romana, fatta di rigore e di equilibrio. Durante il medioevo se ne ispira lo stile romanico.
Rendere romano, romanizzare, diventa un ideale. Attraverso il processo della romanizzazione si può acquisire la spirito e la concezione di vita dei Romani. La romanità spinge ovviamente ad agire romanamente.

I nomi servono a ricordare e a tramandare virtù, leggende e forse la sferità della Storia : Romolo si chiamava il mitico fondatore di Roma e Romolo Augustolo l’ultimo imperatore. Tuttora i nomi Romano, Romain, Roman, s’incontrano con una certa frequenza.

Romèo era il nome con cui si chiamavano i pellegrini diretti a Roma o in Terrasanta e la strada romea la strada che percorrevano. Il cristianesimo storicamente identificato con Roma ha fatto sì che gli arabi musulmani dicono rumi per cristiano.

Anteriormente all’epoca cristiana, si chiamavano romee le feste istituite in Grecia ed in Oriente per onorare la Dea Roma.

Innumerevoli sono poi le espressioni in cui si fa riferimento a Roma o ciò che rappresenta. La straordinaria fortuna politica della Città eterna ispira agli zar (dal latino « Caesar », Cesare) e, più recentemente a Mussolini, la rivendicazione di rappresentare la terza Roma. Il sacro romano impero (o impero romano della nazione germanica) ambisce idealmente a prolungare l’Impero latino. Il saluto romano (ovvero fascista, fatto proprio poi anche dai nazisti) e il passo dell’oca prussiano ribattezzato in Italia passo romano esprimono il desiderio di captare la gloria delle antiche legioni.

La lattuga romana, la lotta greco-romana, i numeri romani, dal maestoso effetto visivo, i dritti caratteri romani della tipografia, prolungano in qualche modo le « qualità » della civiltà modello.

L’ambitissimo « Prix de Rome », traguardo prestigioso per generazioni di artisti, le coalizioni politiche cosidette rosse-romane in Belgio, il Trattato di Roma istitutivo della Comunità europea, espandono ulteriormente il concetto di Roma, la cui presenza si fa sentire inoltre in espressioni e detti vari quali : pagare alla romana, Roma non fu fatta in un giorno, tutte le strade portano a Roma, Roma caput mundi

Di fronte al destino emblematico della Città eterna si provò a congetturare l’intervento di qualche entità provvidenziale. Chi sa se non sia proprio la forza « che move il sole e l’altre stelle » ! Leggendo Roma a rovescio infatti, appare folgorante, AMOR.

Bruxelles 14/09/1993

Illustration : La Padula, Guerrini et Romano, 1938/1940 – « Palais de la civilisation italienne », Rome (quartier de l’EUR)

Ce monument, autrement connu sous la dénomination de « Colisée carré », est un symbole emblématique de l’architecture rationaliste du 20e siècle.
Il avait été édifié en vue de l’Exposition Universelle qui aurait dû se dérouler à Rome en 1942 et qui a été annulée en raison de la Seconde Guerre mondiale.

Publié in : « Sole d’Italia », 29/01/1994, n. 2295, « Roma parola magica che racchiude il passato e il presente »

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